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5 cose da sapere quando leggi una bolletta dell’energia

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Capita spesso di aprire una bolletta della luce o del gas e non sapere come decifrarla. Tranquillo: è normale! Del resto, non sono poche le cose da comprendere all’interno della fattura emessa dal fornitore. Ci sono però dei punti che ti permetteranno di capire meglio cosa stai pagando e perché. Vediamoli insieme.

1. Consumi reali o stimati: qual è la differenza?

I consumi di energia elettrica e gas vengono registrati dal contatore, che è gestito dal Distributore locale. Per provvedere alla fatturazione, il fornitore deve ricavare i dati di consumo dell’utenza e calcolare i relativi costi.

La comunicazione dei dati può avvenire sia da parte del Distributore (con lettura effettuata periodicamente da un tecnico o, nei contatori moderni, tramite telelettura), sia da parte del Consumatore, che provvede ad effettuare l’autolettura e comunicarne i numeri direttamente sul portale del fornitore o tramite il Servizio Clienti.

Non sempre, però, i dati giungono in tempo per il ciclo di fatturazione; in tal caso, il fornitore dovrà emettere una bolletta “in stima”, ovvero stimando i consumi sulla base delle medie annue. Ciò significa, pertanto, che la fattura potrà differire leggermente dai consumi effettivi.

Comunque, niente paura: le eventuali differenze saranno conteggiate non appena ricevuti i dati reali e quindi conguagliate, solitamente nella fattura successiva.

Per capire se una bolletta è con dati reali o stimati, basta leggere il box sui consumi. È anche possibile controllare quali siano state le ultime letture del contatore e quale sia la tipologia.

 

2. Qual è il periodo fatturato?

La frequenza di fatturazione varia da un fornitore all’altro: alcuni fatturano ogni mese, altri ogni due, altri ogni quattro e ci sono casi di lassi temporali persino più ampi.

Ecco perché è fondamentale capire qual è il periodo di competenza della bolletta che si ha davanti. Tale informazione è sempre indicata sulla prima pagina, insieme alla data di emissione ed alla data di scadenza.

 

3. Cosa rappresentano tutte le voci di spesa?

Con qualsiasi fornitore, solo una parte della bolletta (in genere tra il 30 ed il 50% del totale) è riferita alla materia prima, cioè all’energia elettrica o al gas naturale effettivamente consumati.

La restante parte è suddivisa tra vari oneri, che non dipendono dal fornitore:

a) oneri di trasporto e di gestione del contatore: si riferiscono alle spese di trasmissione e distribuzione di energia sulla rete nazionale ed ai costi di gestione e lettura dei contatori da parte del Distributore;

b) oneri di sistema: sono costi fatturati per la copertura delle attività di interesse generale per il sistema nazionale e pagati da tutti i Clienti finali. Per la luce comprendono, tra gli altri, i costi a sostegno delle energie rinnovabili; per il gas, costi di perequazione per coprire eventuali squilibri nella distribuzione;

c) altre partite: spese varie, come generalmente legate ai costi di connessione (allacciamento, modifiche di potenza) o importi sulla morosità. Parte di queste voci potrebbero andare a coprire costi di servizio del fornitore;

d) imposte: comprendono le accise, le addizionali regionali (solo per il gas) e l’IVA (10% o 22% in base al tipo di utenza);

e) Canone RAI: dal 2016 il canone televisivo viene addebitato in bolletta luce. È un’imposta sul possesso di “apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive in Italia”, applicata alle utenze domestiche residenziali.

Qui tutti i dettagli sulle voci di spesa delle nostre bollette.

 

4. Cos’è la bolletta sintetica e dove trovare i dettagli di consumo?

Negli ultimi anni, i fornitori hanno adottato la bolletta sintetica (entrata in vigore con la delibera ARERA 501/2014/R/com e successive modifiche). Tutti gli elementi essenziali di spesa e di fornitura sono ben evidenziati, con un format più semplice, snello e facilmente comprensibile.

Frutto di un lungo percorso dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (oggi ARERA), coinvolgendo imprese, associazioni di consumatori, opinion maker, giornalisti ed esperti di comunicazione, la nuova bolletta in formato ridotto permette una consultazione immediata, soprattutto dai dispositivi mobile e tablet.

Tutte le voci sono riassunte e raggruppate, ma è sempre possibile consultarne i dettagli, richiedendoli al Servizio Clienti o accedendo alla propria Area riservata sul sito del fornitore.

 

5. Da quali fonti deriva l’energia elettrica consumata?

Per legge, i fornitori sono tenuti ad indicare in bolletta il proprio mix medio energetico, cioè le fonti di produzione dell’energia che viene fornita ai Consumatori: petrolio, nucleare, gas naturale, carbone, rinnovabili, altro. Ciò per rendere consapevole il Cliente di quale sia la scelta dell’azienda fornitrice e del relativo impatto ambientale della produzione.

Il nostro mix energetico è totalmente verde: 100% da fonti rinnovabili.