Come arriva il gas al cliente finale? Come avviene la distribuzione? Quanti attori operano nel mercato?
Queste ed altre domande riguardo al mercato del gas naturale sono molto comuni. Del resto, la filiera del gas è un sistema articolato e complesso, con molteplici step che coinvolgono attori diversi.
Come già fatto per l’energia elettrica, cercheremo di spiegarti in modo semplice come il gas naturale giunge a casa tua, quali sono i ruoli svolti e perché in fattura trovi addebitati tanti costi diversi.
Le attività di approvvigionamento del gas
L’approvvigionamento consiste in tutta una serie di attività finalizzate al reperimento dei quantitativi di gas naturale necessari all’intero sistema. Tale processo comporta sia produzione interna che importazione dall’estero.
Le fasi di estrazione sono processi molto complessi, che comportano analisi delle aree, sondaggi e carotaggi dei terreni, realizzazione dei pozzi estrattivi e delle infrastrutture ad essi propedeutici.
Il trasporto: gasdotti e navi-cisterna
Una volta estratto, il gas naturale dev’essere immesso in grandi condutture: i gasdotti. Sono prevalentemente grandi tubi in acciaio che si propagano sottoterra o nei fondali marini dalle aree di estrazione ai terminali dei grandi distributori.
Il trasporto lungo le reti internazionali deve tener conto di tantissimi fattori: economici, geopolitici, tecnologici, ambientali ed altri ancora. Non a caso, la pianificazione e la costruzione dei grandi gasdotti hanno portato a tensioni tra vari attori internazionali e persino a conflitti bellici.
Il gas può essere trasportato anche in grandi navi-cisterna, sottoforma di GNL (Gas Naturale Liquefatto). Ai primi del Novecento, infatti, furono scoperti metodi affidabili di liquefazione dei gas. Cercando un modo sicuro per trasportare i GNL da un continente all’altro, negli anni ’60 furono create delle navi in grado di garantire una temperatura costante (circa -160 °C) ed una pressione standard ai gas liquefatti, grazie all’utilizzo di particolari leghe di alluminio.
Lo stoccaggio del gas
Giunto a destinazione, il gas dev’essere immagazzinato. In prossimità delle aree di consumo, infatti, vengono creati dei depositi di stoccaggio (generalmente da giacimenti di idrocarburi esausti) che permettono di conservare il gas nei periodi estivi – quando c’è meno richiesta – e riestrarlo in quelli invernali.
Vendita all’ingrosso, distribuzione e misurazione dei consumi
Come nel mercato energetico, nella filiera del gas è necessario equilibrare costantemente domanda ed offerta, al fine di garantire sempre la fornitura al cliente finale.
La vendita del gas avviene in due fasi: una primaria ed una secondaria. La primaria è la vendita ai clienti industriali, ai clienti termoelettrici ed ai distributori locali. Tutti questi attori, infatti, sono allacciati direttamente alla rete di trasporto nazionale.
La secondaria, invece, è la distribuzione ai clienti finali tramite le reti locali, che sono costituite tubi di piccolo diametro ed a bassa pressione. La distribuzione viene effettuata localmente dalla società di distribuzione, che ha una concessione territoriale (comunale, provinciale o persino regionale, in base ai casi). Essa si occupa di far arrivare il gas alle utenze civili e commerciali localizzate in aree urbane o comunque nei territori sotto la propria gestione.
Il Distributore si occupa anche dell’installazione e della manutenzione dei contatori, della misurazione dei consumi e del pronto intervento: tutti i Distributori, infatti, sono tenuti a garantire un servizio di assistenza h24, sette giorni su sette, in caso di guasti o fughe di gas.
La vendita al consumatore finale
Infine, ci sono i fornitori (come Luce e Gas Italia), cioè le aziende che vendono il gas ai clienti finali e si occupano degli aspetti commerciali e della fatturazione, rielaborando i dati forniti dai Distributori locali.
I fornitori acquistano la materia prima generalmente nel mercato all’ingrosso, sulla piattaforma del GSE (Gestore Servizi Energetici).
Fino ad alcuni anni fa, la fornitura avveniva in regime di monopolio commerciale tramite la Maggior Tutela, ovvero il servizio che veniva offerto con tariffe standard uguali per tutti.
Adesso l’attività di vendita è soggetta alla liberalizzazione: qualunque azienda può essere presente sul mercato (rispettando alcuni requisiti) e può offrire le tariffe ed i servizi che vuole.
Entro il 1° gennaio 2022 tutti gli utenti dovranno scegliere un fornitore del mercato libero, abbandonando definitivamente la Maggior Tutela.
I costi in bolletta
Tutte queste fasi comportano oneri diversi da riconoscere (direttamente o indirettamente) ai vari soggetti che operano nella filiera del gas.
In bolletta, pertanto, gli utenti troveranno non solo la spesa per la materia prima consumata, ma anche tutti quei costi addebitati per garantire il funzionamento dell’intero sistema.
Accanto al costo della materia gas, quindi, ci saranno i costi di commercializzazione e vendita, gli oneri di distribuzione, quelli di sistema, più imposte ed accise varie.